Usare uno dei migliori sterilizzatori biberon e ciucci ti permette di garantire una protezione totale al tuo bambino.

I neonati hanno un sistema immunitario molto fragile, e per questo motivo sono soggetti in maniera particolare a malattie. Proprio per questo motivo è indispensabile eliminare germi e batteri da qualsiasi oggetto che utilizzano, in particolar modo tutti quelli che possono mettere in bocca, compresi i biberon e i ciucci.

In questo articolo dunque, vedremo insieme come scegliere i migliori sterilizzatori, quali sono i parametri da tenere in considerazione, e tutto quello che occorre sapere.

In circolazione possiamo trovare un’infinità di modelli di sterilizzatori biberon e ciucci, commercializzati da numerosi brand. Stabilire in via assoluta quale sia il migliore non è possibile, ma i modelli che troverai recensiti di seguito, possono certamente essere considerati come tra i migliori.

Chicco SterilNatural sterilizzatore 2 in 1

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Cominciamo questa selezione dei migliori quattro modelli di sterilizzatori per ciucci e biberon con questo Chicco SterilNatural 2 in 1. Parliamo di un prodotto molto compatto, a vapore, per il cui funzionamento è sufficiente inserire la spina, scegliendo tra le due differenti configurazioni offerte: una piccola e una grande.

Il contenitore più piccolo è idoneo a ciucci, tettarelle, posate e piattini. In quello più grande invece potrai inserire fino a sei biberon. Così facendo tra l’altro, è possibile utilizzare l’apparecchio secondo le tue esigenze, ottimizzando tempi e costi. Un fattore da non trascurare assolutamente riguarda la compatibilità universale di questo sterilizzatore.

Avrai infatti la possibilità di sterilizzare anche prodotti di brand differenti da Chicco. Infine, il potente motore da 450 watt permette di completare un ciclo di sterilizzazione in soli 5 minuti, con funzione di autospegnimento, escludendo chiaramente il tempo di preriscaldamento dell’acqua.

Una volta completato il processo, la sterilizzazione viene garantita per 24 ore. Volendo trovare un difetto potremmo parlare delle dimensioni generali, che di certo non ne fanno un prodotto facilmente trasportabile. Tutto questo con la qualità che da oltre 60 anni contraddistingue l’azienda italiana Chicco, presente in più di 120 Paesi nel mondo.

Philips Avent – Sterilizzatore per Forno a Microonde

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Il secondo modello della selezione dei migliori sterilizzatori biberon e ciucci prosegue con il Philips Avent SCF281/02, apparecchio di un brand che non ha certamente bisogno di presentazioni. In questo caso parliamo di uno sterilizzatore destinato ad essere inserito nel microonde, le cui tempistiche di esercizio variano a seconda della potenza impostata.

Si parte da un minimo di due minuti con una potenza del microonde di 1100-1850 watt, fino ai 6 minuti con 500-850 watt. L’apparecchio è in grado di sterilizzare praticamente qualsiasi cosa: biberon, tiralatte, posate, ciucci, ed altro. Anche in questo caso, a patto il coperchio non venga sollevato, la sterilizzazione dura 24 ore.

L’unica controindicazione di questo sterilizzatore riguarda le dimensioni, che risultano compatibili con moltissimi forni a microonde in commercio, ma non con quelli particolarmente compatti. Questo è un fattore a cui dovrai prestare attenzione nel momento dell’acquisto.

Ovviamente l’altro lato della moneta è che avrai la possibilità di sterilizzare fino a quattro biberon da 330 ml in contemporanea, senza doverti nemmeno preoccupare che siano dello stesso marchio. In sintesi possiamo dire che il vantaggio principale di questo apparecchio risiede nella sua praticità.

Philips Avent – Sterilizzatore 3 in 1 Elettrico a Vapore

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Il terzo miglior modello di sterilizzatore per biberon e ciucci è il Philips Avent SCF284/02. Anche in questo caso il processo avviene a caldo a vapore, ma a differenza del precedente siamo di fronte ad un modello elettrico con ben 650 watt di potenza. Questo ti permette di sterilizzare qualsiasi cosa in pochissimo tempo.

Parliamo dunque di un modello destinato ad essere utilizzato in maniera intensiva, anche più volte al giorno. La capienza è sicuramente soddisfacente, e la struttura si presenta come un 3 in 1. Questo significa che a seconda delle tue esigenze, potrai scegliere se utilizzare il contenitore piccolo, quello grande, o eventualmente entrambi.

Questa caratteristica rende il Philips Avent SCF284/02 molto versatile, permettendoti l’ottimizzazione di spazi e tempistiche. Assicurata anche la compatibilità con biberon di altri marchi, oltre che con la linea Avent da 330 ml. Ad ogni modo, a seconda della quantità di oggetti da sterilizzare, in circa 6 minuti avrai completato il processo.

Un ultimo valore aggiunto di questo sterilizzatore è che potrai smontarlo in ogni sua parte molto facilmente, così da poterlo pulire senza alcun problema. Insieme all’apparecchio, in dotazione troverai delle pratiche pinze che ti permetteranno di estrarre biberon e tettarelle senza alcun problema, nella massima igiene.

Chicco Sterilizzatore per Microonde

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Il quarto e ultimo modello che andremo ad analizzare è sempre dell’italianissima Chicco, ed è uno sterilizzatore destinato al solo utilizzo nel microonde. Parliamo di un apparecchio molto compatto, motivo per cui non avrai problemi ad inserirlo nemmeno in elettrodomestici di piccole dimensioni.

Questo non significa però che non dovrai comunque controllarne le misure. In linea di massima se il tuo forno ha una capienza superiore ai 19 litri non dovresti avere problemi, ma in alcuni casi il grill di alcuni modelli potrebbe ostacolare l’inserimento dello sterilizzatore.

L’utilizzo è davvero molto semplice, dal momento che ti basterà inserire 200 ml di acqua nella base serbatoio, e una volta impostato il forno a microonde ad almeno 1200 watt, il vapore in circa cinque minuti farà il resto. In maniera analoga ad altri sterilizzatori, anche questo garantisce una tenuta della sterilizzazione per 24 ore.

La capienza di questo apparecchio, soprattutto se rapportata alle sue dimensioni, è buona. Potrai infatti sterilizzare fino ad un massimo di quattro biberon contemporaneamente, e anche in questo caso non ci sono problemi di compatibilità con quelli di altri brand. Piccolo, funzionale, e con un ottimo rapporto qualità prezzo.

Come scegliere uno sterilizzatore per biberon

Con il termine “sterilizzazione” si fa riferimento a tutti quei metodi e quei mezzi che permettono l’eliminazione di qualsiasi microorganismo vivente, di ogni natura e forma possibile, dalla superficie di un oggetto precedentemente pulito. Questo processo viene realizzato attraverso appositi dispositivi, chiamati appunto sterilizzatori.

Senza entrare eccessivamente nel dettaglio tecnico del funzionamento di uno sterilizzatore, possiamo dire che rappresenta la soluzione ad un problema, ovvero quello di poter igienizzare alla perfezione qualsiasi oggetto possa finire in bocca ai bambini di casi, senza la preoccupazione che germi e batteri possano farlo ammalare.

Fino a non molti anni la sterilizzazione veniva effettuata in maniera “artigianale”. Probabilmente ricorderai come le nostre mamme immergessero semplicemente i ciucci, le tettarelle e i biberon in acqua bollente. L’evoluzione tecnologica però rende tutto molto più semplice, e oggi la sterilizzazione è diventata pratica e veloce.

In commercio possiamo trovare davvero moltissimi modelli di sterilizzatore, ognuno con le sue forme, dimensioni, caratteristiche e peculiarità. Per questo motivo ora faremo un po’ di chiarezza, partendo dalla tecnologia utilizzata. È possibile infatti distinguere gli sterilizzatori in due grandi famiglie: a caldo oppure a freddo.

Sterilizzatori a caldo

In questa grande famiglia possiamo trovare tutti quei modelli che effettuano il procedimento di sterilizzazione a vapore. Il principio è molto semplice: l’acqua si riscalda fino alla temperatura che a farà diventare vapore, il miglior igienizzante al mondo, capace di uccidere il 99,9% di germi e batteri.

Questi apparecchi non fanno altro che riprendere il vecchio principio delle nonne, ovvero quello che prevedeva l’immersione degli oggetti destinati ai bambini semplicemente in acqua bollente. A sua volta questa grande famiglia si suddivide in sotto gruppi. Quello più diffuso è sicuramente quello elettrico.

Come facilmente intuibile, gli sterilizzatori elettrici devono funzionano a corrente. Questa tipologia di apparecchi ha dimensioni variabili, e per poterli utilizzare è necessario solamente riempie il serbatoio di acqua fino al livello indicato, e inserire gli oggetti da sterilizzare nel vano apposito.

Una volta chiuso il coperchio, il processo di sterilizzazione può cominciare. A seconda del modello e della potenza del suo motore, la sterilizzazione può impiegare più o meno tempo, ma solitamente è piuttosto veloce (7-15 minuti). Gli sterilizzatori a caldo elettrici presentano un’unica controindicazione: il consumo elettrico.

Anche se non parliamo certamente di consumi folli, in un utilizzo quotidiano frequente sono comunque da tenere in considerazione. Senza dimenticare che questi modelli non possono ovviamente funzionare in assenza di corrente elettrica. Il secondo gruppo di sterilizzatori a caldo è quella ideata per il forno a microonde.

Grazie alla elevata potenza di questi forni infatti, è possibile far raggiungere all’acqua alte temperature in pochissimi minuti. Anche questa famiglia di sterilizzatori ha chiaramente dimensioni variabili, ma risultano comunque più contenute perché devono appunto entrare nei forni.

La preparazione dello sterilizzatore è del tutto analoga a quelli a corrente. Ti sarà infatti sufficiente inserire l’acqua nel serbatoio, gli oggetti da sterilizzare nell’apposito vano, richiudere ermeticamente attraverso le “cerniere” l’apparecchio, e inserirlo nel microonde.

I tempi per completare un ciclo di sterilizzazione variano sia sulla base del modello, che della potenza del forno a microonde dove questo andrà inserito, ma anche in questo caso parliamo comunque di pochi minuti. Un vantaggio di questi sterilizzatori per microonde risiede nel prezzo.

Rispetto a quelli elettrici infatti, non hanno il motore né alcuna componente analoga, quindi il costo risulta inferiore, in alcuni casi anche sensibilmente. Senza dimenticare che proprio per lo stesso motivo, risultano anche decisamente più leggeri (a volte anche meno di un kg totale), e che quindi sono più facilmente trasportabili.

Sterilizzatori a freddo

La seconda grande famiglia di sterilizzatori è quella a freddo. Questo significa che questi apparecchi non ricorrono al vapore acqueo per effettuare il processo. L’azione igienizzante in questo caso è data da alcuni agenti chimici speciali, commercializzati sotto forma di pastiglie o di liquido.

Questa famiglia di sterilizzatori ha dimensioni inferiori rispetto a quelli a caldo, e chiaramente non necessita di alcun collegamento elettrico per funzionare. Questo significa che potrai utilizzarli anche in mobilità, magari per sterilizzare il ciuccio caduto al bambino.

Maneggevolezza e versatilità sono dunque i due pregi fondamentali di questa famiglia di apparecchi, ma è opportuno considerare anche i lati negativi. Il primo riguarda la tempistica di sterilizzazione più alta. La seconda che ci troviamo pur sempre di fronte ad agenti chimici, che seppur non presentino effetti collaterali, hanno comunque un costo.

La capienza degli sterilizzatori

Dopo aver valutato la famiglia di sterilizzatori da acquistare, dovrai prestare attenzione ad altri fattori. Il primo di questi è sicuramente quello della capienza. Tieni presente che all’interno di questi apparecchi non ci finiranno solamente ciucci e tettarelle, ma anche altri accessori e giocattoli che il bambino porta alla bocca.

Gli esperti infatti, consigliano almeno per i primi sei mesi di vita del piccolo di sterilizzare qualsiasi oggetto, dunque fino a quando il sistema immunitario non sarà in grado di contrastare in maniera autonoma l’attacco di germi e batteri. Per questo motivo, spazio permettendo, il consiglio è di optare per sterilizzatori più capienti.

Delle due famiglie prima citate, a caldo e a freddo, solitamente i primi hanno capienze superiori, nonostante quelli elettrici come detto abbiano anche dimensioni esterne maggiori.

Tempistiche di sterilizzazione

Un altro parametro da considerare prima dell’acquisto di uno sterilizzatore riguarda le tempistiche necessarie al completamento del processo. Gli apparecchi più lenti sono sicuramente quelli a freddo, dal momento che può volerci anche un ora per sterilizzare gli oggetti inseriti al loro interno.

D’altronde parliamo del tempo strettamente necessario al liquido o alle pastiglie per svolgere la loro azione disinfettante. Se sei dunque alla ricerca di uno sterilizzatore rapido, dovrai far ricadere la tua scelta su modelli a caldo, che ti permette di risparmiare tempo e di fare più cicli all’occorrenza.

Tra gli sterilizzatori a caldo inoltre, i più rapidi sono sicuramente quelli destinati all’utilizzo nel microonde. Nonostante non sia possibile infatti fornire delle tempistiche precise, in media possiamo dire che con una potenza di 1200 watt è possibile completare un ciclo di sterilizzazione in soli 5 minuti.

Gli sterilizzatori elettrici rappresentano, in termini di velocità, la “seconda” scelta, perché si parla di tempi compresi fra i 7 e i 15 minuti. Ovviamente anche in questo parliamo di buona tempistiche. Alcuni modelli inoltre, sono dotati della funzione di autospegnimento a fine ciclo. Questa solleva da ogni pensiero di dimenticare lo sterilizzatore acceso.

Sterilizzatori: compatibilità con altri brand

Uno degli ultimi fattori da considerare prima dell’acquisto di uno sterilizzatore riguarda la compatibilità con altri brand. Alcuni modelli infatti, per la conformazione dello spazio dedicato ai biberon, sono idonei solamente nel caso quest’ultimi fossero dello stesso marchio. Inutile sottolineare come questa caratteristica sia assolutamente limitante.

Proprio per questo motivo è opportuno fa ricadere la scelta su sterilizzatori che si dichiarano compatibili con altri brand, anche perché difficilmente una famiglia ha tutti gli accessori della stessa azienda. Senza dimenticare che anche i giocattoli stessi presentano forme e dimensioni differenti a seconda del marchio.

Potenza, dimensioni e peso degli sterilizzatori

Ultimi tre fattori da valutare per uno sterilizzatore sono la potenza, le dimensioni e il peso. Quando si parla di potenza si fa chiaramente riferimento ai modelli elettrici, e viene espressa in watt. Più è alto questo valore, minore saranno i tempi necessari per completare un ciclo di sterilizzazione.

Inutile sottolineare come in questo caso a crescere saranno anche i consumi. Ad ogni modo avendo un discreto numero di biberon, ciucci e tettarelle, è possibile organizzarsi in modo da non dover attivare l’apparecchio di continuo, ma solamente una volta raggiunto il “pieno” carico.

Infine troviamo il capitolo peso e dimensioni. I più ingombranti e pesanti sono sicuramente quelli elettrici, a causa della presenza del motore. Al contrario quelli destinati al microonde sono solitamente piuttosto compatti e leggeri, in alcuni casi anche con un peso inferiore ad 1 kg.

Domande frequenti

Chiudiamo questa guida all’acquisto dei migliori sterilizzatori biberon e ciucci fornendoti una risposta ad alcune domande tra le più frequenti che potresti porti.

A cosa serve lo sterilizzatore?

Lo sterilizzatore serve ad uccidere qualsiasi microorganismo vivente sulla superficie degli oggetti. A seconda del modello di apparecchio, questo processo può avvenire con differenti tecnologie: a caldo, attraverso l’utilizzo di vapore acqueo, e a freddo, mediante l’impiego di additivi chimici.

Perché usare lo sterilizzatore?

Lo sterilizzatore si rivela utilissimo per permettere ai bambini di poter portare alla bocca degli oggetti (ciucci, tettarelle, biberon, giocattoli o altro), senza la preoccupazione che germi e batteri possano attaccare il loro sistema immunitario non ancora formato completamente.

Quanto costa uno sterilizzatore?

Fornire una risposta univoca per qualsiasi sterilizzatore in commercio non è possibile, a causa di un’offerta decisamente eterogenea di modelli e della presenza di numerosi brand sul mercato. Ad ogni modo, soprattutto considerando l’estrema utilità di questi apparecchi, parliamo solitamente di cifre molto contenute, nei termini di poche decine di euro.